mercoledì 11 gennaio 2017

Occhi di demone - Dialogo a quattro voci.

-Un uomo con gli occhi di demone, mia Signora? Siete proprio sicura di volerlo fare?-
La prima voce risuona nel vuoto delle mie riflessioni, ma prima che possa rispondere a questa una seconda voce maschile roca, rimbomba irata:
-Non puoi farlo, angeli e demoni non possono accompagnarsi passo a passo-
Sospiro e domando:
-Quanto importa che io sia un angelo nel mondo degli umani, Comandante?-
Al suo silenzio, una voce di donna risponde ripetendo le parole della prima
-Per gli umani non lo sei, è vero, ma come hai detto tu...sei luce e fuoco al contempo, se ti concedi quando riuscirai a definire il tuo limite-
-Mi hai addestrata bene, non fallirò-
-Non fallirai? Lo conosci appena da due giorni e già riempie la tua testa-
-E' come da contratto, no? Dedicargli ogni mia attenzione...E' sempre meglio che dedicarla a qualcuno che non la vuole-
-Infatti hai dovuto farti riprendere per capire che la non la vuole- notifica la prima voce in tono lugubre.
-So come funziona la mia testa, fratello...avevo bisogno di sentirmelo dire, o non avrei mollato la presa e lo avrei atteso sino a quest'estate-
-Va bene...ma gettarti tra le braccia di uno sconosciuto dagli occhi di demone, non è una gran pensata-
-Il mio dovere è proteggere, Fratello, Comandante e Maestra.
Credete che se non intervenissi ora, tra due anni la mia piccola allieva non rischierebbe di cadere tra le sue spire?
Non voglio rischiare, e poi...a dire la verità mi piace, mi fa desiderare di coccolarlo, oltre quegli occhi di demone ed il contratto della carne.-
-Continuo fermamente a credere che sia una pessima idea-
-E'...una pessima idea, ma voglio farlo-
-Non sai mai cosa potrebbe succedere-
-E allora? E' la mia vita, e anche se ha gli occhi di demone, lo sguardo cattivo, si impone di fare lo stronzo, è vanesio, egocentrico, e pieno di se, io vedo ugualmente un anima da cullare tra le mie braccia, quando sarà il tempo-
-Hai presente che hai detto la stessa cosa, quando hai iniziato ad innamorarti di Andrea?-
Arrossisco a quel ricordo
-Tecnicamente non ne abbiamo parlato-
-Ma è la stessa cosa-
-Non è la stessa cosa...mi ha detto che era destino che ci fossimo incontrati...ma non ha mai voluto altro oltre all'amicizia-
-E quindi? Credi che dopo che ti avrà usata, questo ragazzo non ti abbandonerà peggio di quanto un amico che non ti vuole come compagna?-
-N-no, non credo, ma voglio provarci...la facciata è solo una facciata-
-E la perversione?-
-Anche io sono perversa, e come dite voi, sono ugualmente un angelo-
-Ma hai noi-
-Ho voi, perchè sono in grado di sentirvi, siete spiriti! Chi vive tra gli umani e cammina questa terra sono io-
-Si, ma non devi farti incantare da quegli occhi di demone-
-E' un po' troppo tardi, fratello, o preferisci che ti chiami padre-
-Sono voce della tua spiritualità, non importa come mi chiami, figlia mia-
-E te comandante?-
-Io sono il tuo buon senso, sei una guerriera di luce, ragazza-
-Maestra?-
-Sono il tuo istinto, fanciulla...istinto materno, istinto di cacciatrice-
-E quindi cosa mi rispondi-
-Segui il tuo cuore-
-Ma a me comunque non va a genio che diventi schiava-
-Comandante, schiava si, sedotta dalla sua anima, ma fino a quanto sarò schiava? Quanto sarà capace a resistere?-
-Forse stai esagerando nel crederti potente, ragazza-
-Forse, ma il suo interesse mi eccita, L'adrenalina della situazione mi attrae-
-Lo conosci solo da due giorni, per quanto tu possa studiarne le reazioni, rischi di cadere in un baratro, e lasciare indietro chiunque-
-Chiunque no, mia sorella no-
-Forse-
-Oh, iniziate a darmi noia voi tre-
-Solo perchè siamo la voce della ragione-
-Forse... ma sono io a decidere-
-E' vero, ma quando soffrirai da cani, non potremo che dirti "te lo avevamo detto"-
-...-



-Tutte queste ragazze con il suo pseudonimo disegnato addosso.
Io porterò solo il suo nome, perchè è lui il mio padrone...-
-Non ti senti quanto sei ridicola ragazza-
-Si, però mi piace, dedicarmi a qualcuno-
-Hai la tua allieva, le tue anime protette-
-Lui si aggiungerà alla lista dei protetti-
-E gli altri? Credi che potresti davvero amare due master-
-Vedremo quale dei due resisterà-
-Uno è vero, è dolce, ma effettivamente...non abbiamo accordato nulla-
-Però potrebbe essere la serenità che hai bisogno-
-Sai... forse hanno ragione, sono masochista, non mi accontento di avere un punto fermo, una tana che non sia la famiglia, ho sempre bisogno di qualcosa di diverso.-
-Ma dovrai decidere, lo sai-
-Si, ma ora non è il momento-
-E quando sarà?-
-Quando ne avrò la prova.-
-...-
-Un bacio, un bacio di certo saprà dirmi chi è davvero il migliore-
-Non sembri tanto convinta-
-Non lo sono...ho paura di ferire qualcuno-
-Occhi di demone dubito che riusciresti a ferirlo-
-Ora sei tu che lo sopravvaluti, comandante. Sento...la sua dolcezza tra le parole, non è così stronzo-
-Sarà...tu segui anche troppo, il tuo istinto-
-Tu che dici maestra?-
-Non segue solo me... è proprio testarda di suo-
-Finirai a leccarti le ferite da sola come al solito-
-Grazie della fiducia comandante-
-...-
-Non mi piace quando stai in silenzio-
-Non mi piace quando tu non mi ascolti-
-Chiedo scusa allora, se si fa desiderare, desiderare di avere addosso le sue mani, i morsi sulla pelle, il sesso...eventualmente...-
-Eventualmente?-
-Eventualmente si, te l'ho detto, gliel'ho detto, mi ispira sesso di brutto, ma anche di coccolarlo-
-Sei strana guardiana-
-Mah... nemmeno troppo tanto...insomma, se lo coccolo io, stiamo bene in due-
-Ti stai calmando vero?-
-In qualche maniera sto rilassando i miei dubbi...a parlare con voi, evito di scassargli le palle-
-Perchè? Sei sicura che lo coinvolgeresti in queste riflessioni?-
-Sinceramente no, non voglio rompergli le palle con le mie paranoie, anche se forse...visto che mi vuole ossessionata da lui,...-
-Non ci provare-
-E allora perchè gli stai scrivendo-
-Perchè è l'unica cosa che so fare bene-
-Oltre a scopare-
-...- 
-Oh... se te lo dicono gli uomini che sai scopare bene e che potresti fare porno, ne sei lusingata, se te lo dico io, ci rimani di sasso-
-Ehm...calcolando Maestra, che sei nella mia testa...è un po' come vantarsene-
-E vantarsene ogni tanto non è bene?-
-Non lo so....Forse...non sono tanto diversa da lui, non solo nella perversione, siamo simili...mi piace sentirmi desiderata...-
-Però?-
-Però...boh...cerco apprezzamenti da tanti perchè non ho la costanza da uno... uno mi basta, se potessi amarlo-
-Beh, anche chi ti rifiuta continui ad amarlo da tre anni-
-Un amore platonico non sarà mai qualcosa di completo-
-Tu vuoi qualcosa di completo?-
-Chi non lo vorrebbe?-
-Chi si accontenta-
-...-
-Allora?-
-Voglio solo un po' di serenità...-
-Serenità non è accompagnarti a lui-
-Forse, ma voglio essere la sua schiava. Punto.-

martedì 3 gennaio 2017

Riflessione: Sono Stanca



Quante maschere indossiamo ogni giorno per farci andare bene.
Per far andare bene noi, alle persone che ci circondano.
Perchè non possiamo indossare un qualsiasi accessorio senza essere additati?
Siamo così dipendenti dagli altri?


Dea, si ci importa da matti di ciò che pensano gli altri...ma per quanto mi riguarda... quelli che davvero mi importa di sapere cosa pensano...sono le persone care, quelle a cui almeno una volta nella vita, ho parlato per più di cinque minuti di me.


Quante storie ascoltiamo ogni giorno?
Anche nella solitudine di uno schermo dalla luce azzurrina, ascoltiamo le storie altrui.
Ma è solo parlando...parlando di noi, faccia a faccia che diventiamo importanti nella mente altrui.
Sinceramente della vicina di casa non me sbatte nulla, soffro, si soffro le paranoie di mia madre per ciò che può pensare la gente di me, perchè vado in giro con una cuffia a gatto o qualsiasi stronzata.
Soffro quanto a lei importi il nulla.
Sono persone che non mi conoscono...che non sanno la mia storia, che non hanno nemmeno lontanamente visto le migliaia di vite, riflessioni, tormenti che hanno preso la mia anima in questa vita mortale.
Per cui me ne sbatto altamente di quello che pensano gli altri, solo...vorrei che lo facessero pure i miei cari.

Di vedere il colore, oltre al grigiore del "chissà cosa pensa la gente".
Sono stata salvata, sono certa di essere stata salvata da qualcosa che non è umano, non è corporeo o fisico.
Misticismo forse? E allora? Cosa importa?
Non è sicuramente un dio, dio non esiste, ma è successo, e non mi voglio abbattere.
Io sono stanca di portarmi appresso troppe maschere inutili solo per andare bene agli altri.

Per CREDERE di andare bene agli altri.
Io voglio andare bene a me stessa...e strapparti quel mezzo sorriso negli occhi, quando mi vedi andare in giro, con le orecchie a punta in testa...

Non lasciatemi cadere....