lunedì 27 maggio 2019

#Riflessioni notturne n°1

"Voglio farti un regalo
qualcosa di dolce qualcosa di raro
non un comune regalo
di quelli che hai perso o mai aperto
o lasciato in treno o mai accettato
di quelli che apri e poi piangi
che sei contenta e non fingi
e in questo giorno di metà settembre
ti dedicherò...
il regalo mio più grande"

Le prime strofe di quella dannata canzone mi rimbombano in testa da...giorni...
Il regalo più grande, è una delle poche canzoni di Tiziano Ferro che mi sono rimaste addosso...ma essendo nata io a settembre, ogni volta che questo mese è nei testi...mi resta dentro, probabilmente perché penso che per una volta sia dedicata a me.

Un regalo, come i complimenti, mi è difficile accettarlo.
Il tempo e le relazioni andate a male mi hanno resa cinica, diffidente e di fatto stronza, quando qualcuno dice di volertelo fare, un regalo.

Eppure questa canzone narra di una dolcezza, che probabilmente vorremmo tutte.
Qualcosa che ci faccia felice sul serio, che non ci imponga di indossare la maschera della finzione.

La finzione...le maschere, anche se provi a non indossarle, di essere sincera, finisco lo stesso ad isolarmi.
Qualche giorno fa,un uomo che potrebbe essere mio padre, al di là di proposte che non ci tengo a ripetere ne ripensare, mi ha chiesto perché non avessi un fidanzato, a suo dire ero carina, intelligente, di mentalità abbastanza aperta da essere una fidanzata perfetta.

Ma essere intelligente al giorno d'oggi, per una donna è un segno negativo, se cerchi un partner che non sia un'altra donna.

Sono passati circa 2 anni dal mio ultimo scritto, e sinceramente anche i rapporti BDSM mi hanno annoiato.
È così, inconcepibile che a volte ciò che ci basta è un abbraccio?

La sottomissione, la dominazione...sono principalmente legati alla psiche...ma è raro che i partner nel BDSM durino a lungo senza una relazione emotiva di base.
E sinceramente non mi interessa più.
Mi fa male rendermi conto che dopo quasi 5 anni di persone che ti hanno visto solo come una specie di bambola gonfiabile in cui svuotarsi le palle, alla fine, sono diventata così cinica da sospettare di ogni cortesia.

Non sarebbe bello, svegliarsi la mattina con qualcuno accanto, coccolarlo prima di mettersi a preparare la colazione per lui.
E poter distendere i nervi di una settimana stressante?
Invece ora sto ad accumulare, ad inghiottire rospi con la mentale promessa che non sarà sempre così...

Ma quanto durerà questo momento?
Vorrei solo un sorriso, uno sguardo speciale solo per me, di quelli che ti imbarazzano, perché magari ti fissano con troppa insistenza, e ti fanno abbassare lo sguardo, ma rendono il cuore colmo di gioia, e non stai fingendo.
Vorrei un regalo da qualcuno di importante per il mio cuore rattoppato, un abbraccio che ti fa scoppiare a piangere di sollievo, perché qualcuno ti ha finalmente accolta nel suo mondo.