domenica 11 dicembre 2016

Racconto: Come in una favola (pt.4)

Si erano scambiati i numeri...ma a parte un ammonimento a "non condividerlo con le altre fan"...di fatto Leo ed Ariel si erano scritti poco, parlarsi al telefono nemmeno, nel frattempo si avvicinava il giovedì famoso dell'Immacolata concezione, in cui Leonardo sarebbe dovuto venire a Brescia.
Dal sogno di quella notte, Ariel non ne aveva più parlato del loro vedersi.
Impegnata (in segreto dai genitori e fratello) nei set fotografici più spinti, appuntamenti con amici nei club privè e simili distrazioni, solo un buon giorno ed buona notte di augurio rivolti al giovane "castoro"
Per il ponte dell'Immacolata i genitori di Ariel avevano programmato un lungo weekend fuori porta, lasciando a casa i figli da soli.
A quella notizia Paride si era già organizzato per un mega festino con gli amici, approfittando della casa libera, mentre Ariel sarebbe andata nel pomeriggio a Milano, restando a dormire da Zia Luisa con la nonna paterna Michela, oramai totalmente assente per via dell'Alzheimer, e Marina la badante della nonna.
Unico problema, due giorni prima del 8 Dicembre la badante peruviana della nonna era stata richiamata in patria l'anziana madre stava male e Marina aveva tutto il diritto di tornare a casa, in fondo...Zia Luisa pagava profumatamente la badante che le faceva pure da cameriera e governante nel suo grande attico e la badante aveva praticamente rimandato di continuo il ritorno in Sud America.

Insomma, c'era bisogno che qualcuno andasse a Milano prima del previsto, ad occuparsi della nonna specie nella mattina dell'Immacolata dove miss Luisa De Chimici aveva un importante brunch di lavoro, per la sua ultima collezione.
Insomma vedere Leo in piazza Vittoria per la Babbo Running era impossibile.
La mattina del 7 Dicembre....Ariel si trovava ad impacchettare le sue cose, sarebbe rimasta a Milano una settimana intera, ben lontana dai suoi progetti, ma con tutta probabilità avrebbe avuto pomeriggi e sere liberi anche per andare nei locali preferiti, quindi ci volevano vestiti adatti a tutte quelle occasioni, ossia un trolley almeno invece che la sua solita tracolla, prelevando poi dal mobile in fondo alle scale la chiave della propria camera perché nessuno degli ospiti della festa del fratello maggiore ne approfittasse per entrare senza permesso nel suo regno.
Facendo la checklist, però la fanciulla notò sul letto il cellulare che segnalava una nuova notifica su instagram.
La storia giornaliera di Leonardo continuava inesorabilmente, e lei...non gli aveva più parlato da quel giorno.

Forse era meglio...interrompere il silenzio
*Ehi, ti disturbo?* Scrisse dolcemente
*No, figurati, stavo solo...beh... Lo sai già visto che mi segui*
*Già...volevo dirti che domani...non ci sarò in piazza Vittoria per la Babbo Running, mi spiace*
*Come mai? Successo qualcosa?*
*Impegni di famiglia...e si... successo qualcosa, ma non a me...la badante di mia nonna...una lunga storia, ma nota positiva... sarò a Milano praticamente una settimana...* Ariel sta per digitare altro ma il cellulare impazzisce e invia il messaggio di WhatsApp senza che lei abbia finito di scrivere.
*Azz, mi spiace...Beh...allora ci potremmo vedere* arriva la risposta di Leonardo mentre lei invia il seguito.
*Però ci potremmo vedere...*
Il fatto che abbiano scritto insieme, la fa arrossire fissando lo schermo
*Volentieri...anche perché non ho ricordo che tu festeggi santa Lucia...magari...ti mostro qualcosa di nuovo ;)*
*Io dovrò tornare a Civitavecchia nel weekend ma volentieri*
*Tanto santa Lucia è martedì*
*Perfetto*
*Ora... È meglio che mi muova a fare la valigia... devo andare a prendere l'autobus e poi il treno per Milano...i miei oggi lavorano ancora tutti e non mi possono dare uno strappo in auto*
*Capisco....ma senti, tu non hai la patente?*
*Si ma non l'auto*
*Immagino che dovrò farti d'autista*
*O io a te...se ti ispira fare nuove esperienze ;)*
*In che senso?*
*Vedrai*

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